lunedì 30 gennaio 2012

Contributo inviatoci - Camerate -

- Pubblichiamo un articolo che condividiamo in toto. 
Tale scritto c'è stato inviato da una cara amica, la quale è certamente esempio di militanza per molti: invitiamo chi volesse a leggerlo con attenzione, poiché tale lettura, sicuramente, ripagherà. -



...dagli esempi del passato, la lotta presente.

Nella lotta contro questo sistema di cose, la donna ha un ruolo importantissimo, che viene tramandato dalle camerate di tutta europa.
E' importante porre l'accento sull'azione che le camerate di oggi possono (e, soprattutto, devono) intraprendere all'interno di questa società; una società che ha, come punto di riferimento, il consumismo più spinto - che altro non è che il vertice di una piramide - che ha usato proprio la donna come protagonista della dissoluzione morale - ed etica - in cui non trova più posto il suo ruolo tradizionale.
Donna eletta a simbolo di una riconquistata libertà che, di fatto, ha snaturato il suo ruolo (al punto che, se una donna decide di fare la mamma e la moglie - come è “scritto” nel suo DNA - viene giudicata come una parassita).

Le lotte di una donna tradizionalista devono essere mirate soprattutto a smascherare questa “cultura” - che ha trovato il suo humus ideale nel famigerato '68, con le sue idee martellanti (ed ossessive) che propagandavano “libertà” (l'aggettivo “libero” veniva associato a tutto) - che, a conti fatti, declassa la donna ad una sorta di prostituta istituzionale. Prova ne è l'immagine femminile che ci viene propinata da tutti i media (e che tutti accettiamo)!
Il 68 altro non è che il figlio naturale di quella Russia Sovietica che - primo stato al mondo - legalizzò divorzio e aborto: quindi non è sbagliato dire che questa società è il prodotto del comunismo più becero e del capitalismo più sfrenato, trapiantato dai cosiddetti liberatori.
E' questa società che ha distrutto le nostre tradizioni e ha voluto lo smembramento della famiglia; è dalla sua distruzione che parte l'attacco a tutti gli altri valori. E, quando, in una nazione, vengono a mancare valori forti, questa finisce col diventare terra di conquista.
Questo è il frutto di un piano ben orchestrato da chi si è spartito l'Europa (ed ha preso possesso dell'Italia, dal dopoguerra in poi), gli stessi che c'incantano con quella falsa libertà - che chiamano democrazia - che, di fatto, ha livellato - verso il basso - una nazione potente e tradizionale come era l'Italia, la stessa Italia in cui, oggi, imperano (più che in ogni altra nazione; forse ci batte la Spagna) ogni sorta di vizio.
Le camerate, consapevoli dell'inganno del mondo moderno, lottano - con vero spirito di sacrificio ed abnegazione - affinchè gli italiani (e soprattutto le donne, pilastri di una famiglia che fu) aprano gli occhi e si accorgano a quali menzogne "ideologiche" vengono sottoposti da 70 anni.

Gli esempi a cui si devono riferire le donne non sono certo le varie veline che impazzano su giornali e tv, le quali, grazie alla vendita del proprio corpo, riescono addirittura ad occupare cariche pubbliche!
La donna tradizionale è consapevole del fatto che è il sacrificio a portare i buoni frutti, non certo la misura del reggiseno.
Gli esempi che ci vengono dal passato, per noi - che siamo parte integrante della lotta -, sono parecchi.
Noi guardiamo con orgoglio alle nostre donne del SAF della RSI, quelle donne che, spinte esclusivamente dall'amor patrio, partirono senza la certezza del ritorno - moltissime, ricordiamolo, ancora sedicenni - per servire la loro Nazione, svolgendo mansioni di supporto ai soldati - i quali nutrivano un grandissimo rispetto per quelle ragazze, alle quali veniva categoricamente proibito qualsiasi abbellimento personale e qualsiasi contatto con i soldati (che non fosse per cause di servizio) -. Nulla di lontanamente paragonabile alle ragazze di oggi! Molte di loro morirono per mano dei partigiani, tante furono uccise perchè non vollero rinnegare la fede nel loro Capo e non vollero mai riferire alcuna informazione che riguardasse l'esercito in cui prestavano servizio: in parole povere, non tradirono mai!

Ci sono altri esempi a cui rivolgerci: non dimentichiamo il ruolo importantissimo delle donne spagnole all'interno della Falange. Erano donne che non conoscevano la parola “impossibile”.
Quelle donne fecero un'enorme lavoro di raccolta di tutte le tradizioni spagnole, allo scopo di far rinascere il comune senso di appartenenza e d'identità del popolo spagnolo; ma non solo.


Quando, per la Falange, iniziò il periodo di persecuzione, si rivelarono preziosissime per il movimento. Ebbero una missione specifica: fare propaganda, poiché le donne davano meno nell'occhio.
Mettevano i volantini perfino dentro le barre di sapone che vendevano per raccogliere fondi per i detenuti, i caduti e le loro famiglie.
Si fingevano mogli e fidanzate per andare a trovare i perseguitati dentro le galere. La loro presenza nelle aule di giustizia, per le strade, era causa di disordine. Non hanno mai indietreggiato. 
Anch'esse furono duramente perseguitate... se la Falange, tutt'oggi, non è stata dimenticata, è anche merito loro.
Lo stesso vale per le camerate rumene della Guardia di Ferro di Codreanu: molto attive nella propaganda e, per questo, soggette a durissime persecuzioni. Donne che ebbero un immenso spirito di sacrificio e che pagarono caro - furono uccise quasi tutte - il loro amore per la stirpe rumena e per il loro capo Corneliu Zelea Codreanu, che era odiatissimo dai politici del suo tempo (ed odiatissimi erano i suoi legionari).

Veniamo a quella gran donna che fu Eva Duarte Peron. 
Evita (come veniva chiamata dal suo popolo) ebbe un ruolo fondamentale nella svolta argentina. Non si risparmiò mai, fino all'ultimo istante della sua vita, per il suo popolo, che la amò immensamente. 
Da mediocre attrice si trasformò in esemplare interprete dello spirito del popolo argentino.
Si donò senza riserve.
Avviò un'opera sociale straordinaria, frutto di intensa e appassionata attività. 
Numerosissime furono le sue iniziative di concreto sostegno morale ed economico, in particolare per gli anziani, i bambini e le ragazze madri. Erano i lavoratori stessi che, ben volentieri, rinunciavano ad una parte del loro stipendio per aiutare chi aveva più bisogno. 
Si può ben dire che Evita risvegliò una vera e propria coscienza di popolo.
Vinse la battaglia per estendere il voto alle donne e fondò il Partito Peronista Femminile. 
Evita fu pioniera, nel suo paese, del vero femminismo, quello delle donne mobilitate al servizio della Patria e delle famiglie, quello che impone il riconoscimento del loro imprescindibile ruolo, preservandolo dagli snaturamenti ideologici che il femminismo di sinistra ancora non ha smesso di partorire. 
Evita intendeva esaltare la donna con la D maiuscola.
Sue sono queste parole, che non lasciano spazio a dubbi:
Il primo obiettivo di un movimento femminile che voglia fare del bene alla donna, che non aspiri a cambiarla in uomo, deve essere il focolare... nasciamo per creare famiglie, non per vivere nella strada. Le militanti devono agire a fianco dei loro camerati, ma affrontare le problematiche - nello specifico - femminili, evitando assolutamente di correre il rischio di “mascolinizzarsi”. In politica, la donna deve essere a fianco dell'uomo, ma senza mai permettergli di immischiarsi nei suoi affari.
Ecco chi era Evita! Un esempio lampante di donna tradizionalista.

Era questa l'idea di femminismo che aveva Evita, ed è a questa l'idea a cui aderiscono le camerate di oggi.


Le camerate di ogni tempo non si sono mai tirate indietro; sono loro l'orgoglio dei loro fratelli, sono loro che supportano le loro battaglie, consapevoli che, tutti insieme, appartengono alla stessa comunità di destino, che comprende tutti i camerati di ogni epoca!






Come disse Leon Degrelle:
 "Noi usciremo fuori da questo decadimento solo attraverso un'immensa rettificazione morale, reinsegnando agli uomini ad amare, a sacrificarsi, a lottare e a morire per un ideale superiore".
E noi donne, noi camerate, raccogliamo questo appello.


                                                                   Indomita




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